Interessante uno studio presentato come abstract al meeting annuale EASD (European Association for the Study of Diabetes) dal gruppo cecoslovacco coordinato da Kahleova in cui una dieta vegana a basso contenuto di grassi ha indotto cambiamenti nel microbiota intestinale. Questi cambiamenti sono risultati correlati ai cambiamenti della composizione corporea e alla sensibilità all’insulina e si traducono nella perdita di peso, secondo i risultati dello studio randomizzato controllato su 148 adulti in sovrappeso e obesi.

Nel corso dell’intervento di 16 settimane, il peso corporeo si è significativamente ridotto nei soggetti a dieta vegana rispetto a quelli che sono rimasti nella loro dieta abituale (non veg), con una perdita di quasi 6 kg, che è stata in gran parte dovuta un calo della massa grassa (–3,9 kg). Anche il grasso viscerale è stato significativamente ridotto con il piano alimentare vegano.

È importante sottolineare che non è stata imposta nessuna restrizione calorica in nessuna dieta, per cui i risultati suggeriscono che sono i cambiamenti nel microbioma intestinale a produrre gli effetti benefici: tutta la famiglia dei Bacteroidetes era aumentata nei pazienti a dieta vegana.1

Una specie in particolare, il Faecalibacterium prausnitzii, è stata rilevata in abbondanza nel gruppo vegano ed è stata associata ad un effetto terapeutico del + 4,8%, ipotesi suggerita dal fatto che il questo microrganismo produce acidi grassi a catena corta e questi hanno molti benefici metabolici tra cui la prevenzione delle malattie cardiovascolari, effetti insulino-sensibilizzanti ed effetti positivi sul sistema immunitario.

Pr De Simone, Chi Sono

  1. H Kahleova et al., EASD 2019 Annual Meeting, September 19, 2019. Abstract 700.

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