
Questa è la dieta per eccellenza per le persone che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile e presenta aspetti positivi innegabili. Infatti una dieta povera di Fodmap (un gruppo di carboidrati fermentabili a catena corta presenti in determinati alimenti), migliora in modo significativo alcuni sintomi caratteristici della sindrome dell’intestino irritabile (gonfiore, aria, dolore addominale).
Il problema è che molti degli alimenti incriminati nella dieta Fodmap come cavoli, lenticchie, cipolle, ad esempio, sono anche cibi sani, che grazie alla loro azione prebiotica favoriscono la crescita di batteri buoni nell’intestino. Uno studio condotto nel Regno Unito lo ha dimostrato recentemente esaminando l’impatto sulla flora intestinale di questa particolare dieta rispetto alla flora di soggetti con una dieta diversificata. I risultati sono inequivocabili: il gruppo sulla dieta Fodmap ha sviluppato una flora intestinale significativamente più povera rispetto al gruppo senza restrizioni alimentari dopo 4 settimane. (1)
E allora la dieta Fodmap? Questa dieta è giustificata per i pazienti che hanno sintomi importanti, ma gli effetti negativi sul microbiota devono essere presi in considerazione.
*Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols
1. Staudacher HM et al A Diet Low in FODMPs Reduces Symptoms in Patients With Irritable Bowel Syndrome and A Probiotic Restores Bifidobacterium Species : A Randomized Controlled Trial Gastroenterology. 2017 Oct;153(4):936-947. doi: 10.1053/j.gastro.2017.06.010
“Per tutti i pazienti interessati, si consiglia l’assunzione di un probiotico protettivo come la Formulazione De Simone, poiché è stato usato con successo nello studio in metà del gruppo con dieta Fodmap permettendo di ripristinare la diversità dei bifidobatteri nella flora intestinale.”
Pr De Simone, Chi sono